Partenza: il 29 agosto alle 7:00 di mattina da Courmayeur in solitaria, senza alcuna assistenza lungo la via: non avrò runner che mi faranno compagnia durante le ore di corsa notturna, non avrò strutture di supporto, camper, ristori volanti, gente che porta le borracce o materiale tecnico per alleggerire il mio zaino e farmi stancare di meno. Non ci saranno ovviamente nemmeno i balisaggi ad indicare sentieri verificati e sicuri… Dovro’ contare solo su me stesso…
Per riuscire a portarmi uno zaino da trail, ho deciso che, salvo un paio di tappe in cui sarò costretto a dormire in rifugio, dormirò, anche se per pochissime ore, in B&B e agriturismi in modo da non dover pensare al sacco lenzuolo, agli asciugamani e anche, ovviamente, per stare comodo.
Primo giorno: Courmayeur / Valgrisenche 50km e circa 4.000 D+ Secondo giorno: Valgrisenche / Lillaz 60 km e circa 5.000 D+
Terzo giorno: Lillaz / Sassa 55 km e circa 3.000 D+ Quarto giorno: Sassa / Alpenzu 46 km 3.500 D+
Quinto giorno: Alpenzu / Rif. Magia 52 km e circa 4.000 D+ (durante questa tappa transiterò dal Vallone delle Cime Bianche) Sesto giorno: Rif. Magia / Saint Rhemy en Bosses 46 km e circa 3.000 D+
Ultimo giorno–Lunedi 4 Settembre: Saint Rhemy / Courmayeur 32 km e circa 1.800 D+
Totale circa 150 ore (comprensivo anche delle ore di riposo) – 350 Km – 25.000 metri D+
Per prepararmi al meglio a questa enorme ”Fatica” – la difficoltà maggiore sarà proprio per il fatto che non avro’ alcuna assistenza lungo il tragitto e quindi potro’ contare solo su me stesso – quest’anno mi sono allenato regolarmente, ad eccezione di un paio di stop per infortunio ad un piede.
Sono riuscito anche a fare alcune gare – TransGrancanaria, MIUT 115 (KO), GTC 100 – e anche la MEHT Brutal a Macugnaga, ma, questa volta, a disposizione degli ultimi concorrenti, facendo il servizio Scopa per l’ultima meta’ di gara (circa 50 km), un’esperienza bellissima che ripetero’ in futuro.
Link per seguirmi (Cliccasu immagine sotto) – NB: il collegamento dipende dalla rete. Per cui, se sono senza rete è possibile che ci siamo assenza di segnale e/o ritardi.
Ultra ECO – Trail SOLO con partenza da Alagna alle ore 2:00 AM dell’1 luglio – arrivo al Colle Superiore delle Cime Bianche e stop a Fiéry (50 Km con 4.300 D+). Evento sostenuto dall’Associazione “Ripartire dalle Cime Bianche” e CAI. A Fiéry ci sara’ breve incontro stampa con possibilitá di ristoro presso il Petit Bar.
Le Cime Bianche
Gran Lago delle Cime Bianche
La Valle delle Cime Bianche è unica nel suo genere nell’intera Val d’Ayas, “priva d’impianti, strade, insediamenti o strutture ricettive. E’ parte di una vasta area protetta, la ZPS “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa” (IT1204220) e racchiude svariate unicità in ambito naturalistico, geologico, ambientale, storico e culturale. Uno dei rari angoli dolomitici presenti in Valle d’Aosta. È stato infine indicato come biotopo particolarmente meritevole di conservazione a livello nazionale, proprio in virtù della sua straordinaria biodiversità”. Dicono sia un Oceano Perduto.
Sfortunatamente, il Vallone è minacciato sin dal 2015 da un progetto funiviario di collegamento tra il paese di Frachey (Ayas) e gli impianti a monte di Cervinia, tuttora sostenuto in sede regionale e locale. La realizzazione di questo impianto esclusivamente funiviario e privo di piste richiederebbe interventi molto impattanti sull’ecosistema, a partire da un massiccio disboscamento della parte inferiore del Vallone e del contiguo Vallone di Nana.
Quando si ha la fortuna di correre o anche solo di fare trekking in un simile paesaggio se ne ricava la sensazione di essere stati a contatto con un posto unico, di una bellezza struggente, un vero paradiso. Ogni anno cerco di fare almeno una corsa in quella valle percorrendola arrivando dal Pian di Verra Inf. e salendo alla valletta di Tzere e correndola fino alla fine da dove si può ammirare un panorama unico, anche se purtroppo rovinato dall’opera dell’uomo: oltre alla bellissima vista sul Cervino e alla Valturnenche c’è il lago artificiale per l’innevamento delle piste da sci e strade sterrate dove passano ruspe / camion che trasportano e/o prelevano rocce.
Percorro i sentieri di questa valle dall’età di 8 anni, quando i miei genitori, assidui frequentatori della Val d’Ayas, decisero di portarci finalmente a fare la passeggiata delle Cime Bianche….una lunga passeggiata della durata di 8 ore tra andata e ritorno, me la ricordo ancora la prima volta. Ora in 2 ore e 30 vado e torno senza forzare il passo.
Quest’anno ho deciso di fare un allenamento partendo da Alagna e arrivando fino al Colle Superiore delle Cime Bianche, percorrendo tutte le valli che sono state rovinate dagli impianti e attraversando il Vallone delle Cime Bianche proprio per sottolinearne l’immensa bellezza ed unicità e metterne in evidenza, oltre all’assoluta fragilità, il pericolo incombente di perdere irrimediabilmente un luogo che incanta e meraviglia, perché nel suo insieme presenta una straordinaria varietà e stratificazione di ricchezze naturalistiche, paesaggistiche, storico- culturali e archeologiche.
Per portare inoltre maggiore attenzione al tema, ho deciso che durante il TOR 2023 SOLO che farò ad agosto, devierò dal percorso originale che prevede la salita attraverso la valle di Nana e attraverserò il Vallone delle Cime Bianche con la successiva discesa a Valturnanche.
Di seguito un articolo molto interessante con i link di riferimento
🇪🇺 Il 21 maggio si è celebrata la Giornata europea di Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità distribuita sul territorio. In Valle d’Aosta sono 30 i siti individuati e classificati dalla Regione. Un volume realizzato nel 2016 “Bocca M., Bovio M., Passerin d’Entrèves P., Poggio L., Tutino S. Natura 2000 in Valle d’Aosta. Regione Autonoma Valle d’Aosta” ne ripercorre le finalità e la designazione, riservando ad ogni sito una scheda.
📃 Riportiamo la scheda relativa al sito “Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa. ZSC/ZPS IT1204220”, evidenziando due passaggi:
1️⃣ “Dal massiccio del Monte Rosa si stacca per originalità, sempre all’interno della ZSC/ZPS, il piccolo gruppo delle Cime Bianche, che rappresenta uno dei rari angoli dolomitici presenti in Valle d’Aosta, per questo assai rilevante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.”
2️⃣ “Considerata la notevole estensione degli ambienti alpini di alta quota e degli ambienti periglaciali, che non trovano pari superficie su tutto il versante meridionale delle Alpi, il valore ecologico del sito è di assoluto rilievo non soltanto a livello regionale, ma per l’intero arco alpino italiano. Occorre pertanto che queste ampie zone periglaciali rimangano esenti da alterazioni e disturbi di origine antropica.”
🦅La ricerca faunistica, effettuata in occasione della predisposizione dello studio di fattibilità per la linea funiviaria, ha rilevato la presenza nel sito e nelle immediate vicinanza di ben altre 10 specie di uccelli di interesse comunitario, oltre a quelle censite finora, per le quali sono previste misure speciali di conservazione, tramite appunto la designazione di ZPS. Qui il link per consultare lo studio di fattibilità, previa richiesta delle credenziali: https://www.monterosaspa.com/altre_pubblicazioni Le immediate vicinanze sono quelle dell’area del progetto funiviario (da Gavine a Jomen) e che, a suo tempo, il comune di Ayas designò come area Ef1 di interesse naturalistico, comprendente il Vallone di Nana e tutta l’area a monte dell’abitato di Saint-Jacques. Una decisione lungimirante, che di fatto ampliava il sito Natura 2000. L’attuale amministrazione comunale ha dichiarato, al contrario, di volersi rimangiare tutto pur di favorire una inutile e devastante infrastruttura funiviaria.